Mi rivolgo a te
solo metaforicamente
Tu che per me
non provi più niente
Chissà se
nel cuore o nella mente
Ancora io
sono presente
Forse già
faccio parte del passato
Ma come hai fatto
a dimenticare
tutto l'amore che ti ho dato?
Il primo bacio, la prima volta
Ora parlo da sola
col mare che mi ascolta
Mentre ti allontani
con quelle valige
io spero solo che
almeno sarai felice
Se te ne vai,
voglio che sia per il tuo bene
Ma avremmo vinto mai,
noi due, insieme? (Katy Tuccini)
Avete presente
quando in testa
avete solo una persona
quando della mente
non sei più padrona...
Quando all'improvviso
non hai più paura del buio
perché c'è lui
a dare luce alla tua vita...
Cammini distratta tra la gente
con un sorrido a 32 denti
perché stai pensando a lui...
Scrivi "ti amo" sulla sabbia
anche se sai
che il mare lo cancellerà
poi guardi il sole
di un amore
che non tramonterà...
Inizi a dedicargli ogni canzone,
ogni sorriso, ogni pensiero
e ogni battito del tuo cuore...
Giri per il mondo
con lui nei pensieri
che ogni giorno
lo ami più di ieri...
Scrivi mille frasi d'amore
e dopo ogni rima
lo ami più di prima...
Avete presente
quando all'improvviso
tutto vi sembra bello,
ma niente è bello
quanto lui...
Eh... il bello di quando ti innamori
è proprio questo...
E' che quando te ne accorgi,
è già successo... (Katy Tuccini)
Scrivo di te,
che ti posso solo immaginare...
Scrivo di me,
che senza te non so stare...
Scrivo di noi,
lontani come il cielo e il mare...
Immagino te,
qui vicino al mio fianco...
Immagino me,
che per un attimo ti manco...
Immagino noi,
ti penso e non mi stanco...
Guardo te,
che sei più bello del tramonto...
Stai con me,
sei il mio più bel racconto...
Come te,
nessuno ho amato mai...
Amo di te,
tutto ciò che fai...
Sogno te,
anche ad occhi aperti...
Sento che,
i battiti sono incerti...
Ho paura di non piacerti...
Ho paura di volerti... (Katy Tuccini)
Mi manca,
dei miei giorni, il senso...
Vorrei
annullare la distanza...
Potrei
distruggere una stanza...
Per quei tuoi occhi belli,
e le tue mani addosso...
Per accarezzarti i capelli,
col cuore commosso...
Mio padre mi svegliava facendomi il solletico ogni mattina...
per spiegare la nostalgia, non esiste parola che si abbina...
Quando i miei coetanei piangevano perché si sbucciavano i ginocchi...
io piangevo perché mia madre non veniva a trovarmi...
L'unico modo per averla vicino era chiudere gli occhi...
sperando che potesse tornare ancora ad abbracciarmi...
Giocavo a nascondino, ma senza amici...
sempre sola, con le mie cicatrici...
Le litigate in casa a non finire...
ero piccola, fingevo di non soffrire...
fingevo di non capire...
La voglia di reagire ce l'avevo, ma il coraggio per farlo no...
Ero stanca della vita, già da un po'...
Giuravo che prima o poi me ne sarei andata via...
lontano da tutta quella ipocrisia...
Adesso che sono qui, da sola mi faccio compagnia...
talmente sola che in questa eutanasia...
mi faccio da sola anche l'autopsia...
Ho lottato per essere indipendente...
ma ero solo un adolescente...
con le cuffie nelle orecchie...
e il casino nella mente...
Perché è brutto tornare a casa e non trovare nessuno...
in fondo di anni ne ho solo ventuno...
Preparo la cena e mangio da sola...
metto la musica, che almeno mi consola...
Ma quando apri il frigo e non trovi nient'altro che...
lo stesso vuoto che c'è dentro di te...
Quando riapri gli occhi e non trovi nient'altro che...
il disordine che avevi lasciato prima di chiuderli...
Quando ti svegli e cerchi chi non c'è...
Quando non hai nessuno con cui prendere un caffè...
e sottovoce sussurri: "Dio, aiutami"...
che questa inquietudine...
poi diventa un'abitudine...
Ma voi, come la chiamate...?
INDIPENDENZA... O SOLITUDINE...?
Quando i miei coetanei piangevano perché si sbucciavano i ginocchi, io piangevo perché mia madre non veniva a trovarmi... L'unico modo che avevo per averla vicino era chiudere gli occhi, sperando che potesse tornare ancora ad abbracciarmi... (Katy Tuccini)
Torno a casa dal lavoro..
lascio cadere il mio corpo sul letto..
per un motivo che ancora ignoro..
ripenso a quel giorno maledetto..
ogni cosa perde l'importanza..
mi chiudo a chiave in una stanza..
guardo la tua foto con nostalgia..
di quel giorno in cui sei andato via..
mi hai detto:"ora ognuno per la sua strada"..
ma stando con te, la mia l'ho dimenticata..
percorro da sola questo tunnel che sembra infinito..
e quando mi accorgo che ho ancora la fede al dito..
all'improvviso tutto mi crolla addosso..
il cervello dice:"alzati" e il cuore:"non posso"..
Ciao..... Non so nemmeno con quale nome chiamarti... non so perché ti sto scrivendo questa lettera... non so se mai la leggerai... non so perché sono passati tutti questi anni senza vederci ne' sentirci... non so perché un giorno, all'improvviso, hai deciso di andartene e non tornare più... Vedi... sono tante le cose che non so... L'unica certezza che ho... è che se avessi saputo che quello sarebbe stato l'ultimo abbraccio... ti avrei stretto un po' più forte... Mi sento sola... come un bambino che cerca la mamma, però non la trova... Anche se ormai non sono più piccola... sono cresciuta e insieme a me è cresciuto quel vuoto che mi lasciasti tu... Ti ho aspettato per tanto tempo... per tante ore, per tanti giorni, per tanti mesi, per tanti anni... Lì, in cima a quella stradina sterrata che facevo ogni volta per venire a vederti... e che ogni volta odiavo sempre di più, come se fosse colpa sua se quando arrivavo in cima, tu non c'eri... Passava il tempo e quella stradina sembrava ogni volta sempre più lunga... o forse ero io che ero sempre un po' più grande... Cresciuta lì, su quella strada, tra un'illusione di poterti rivedere... e una delusione che tutto ciò non succedeva mai... Hai idea di quanto ci si può sentire inutili da piccoli, come se non contassimo nulla? Hai idea di quanto può far male un'illusione? Ti ricordi Costanza, l'assistente sociale che ci seguiva? Un giorno le chiesi perché tu non venivi mai a trovarmi... e lei mi rispose che dovevo cercare di capirti... che se magari venivi per poche ore, dopo avresti sofferto a lasciarci allo scadere del tempo... Questa cosa, sinceramente, non l'ho mai capita... ma ti dico una cosa: adesso rido e scherzo con la gente... dicendo che io il cuore non ce l'ho... tutti ridono, non ci credono, perché non lo sanno... che io il cuore l'ho lasciato lì, in cima a quella stradina... nel posto in cui ti ho visto per l'ultima volta... e che non immaginavo sarebbe stata l'ultima volta... L'ho lasciato lì, perché voleva stare con te...
Se chiudo gli occhi, torno a quella sera. Mi trovavo al teatro per la premiazione di un concorso di poesie. Mi classificai al secondo posto, mentre al terzo, un ragazzo che a parer mio, avrebbe meritato il primo posto. Finita la premiazione uscii fuori e mentre mi accendevo una sigaretta, si avvicinò il terzo classificato per farmi i complimenti. Passammo ore a parlare, a scambiarci idee, progetti, sogni. Mi confessò che uno dei suoi sogni più ricorrenti era quello di arrivare primo ad un concorso di poesie. Rimanemmo un paio di minuti in silenzio. Lì, sullo scalino appoggiati alla porta ormai chiusa del teatro, illuminati dalla luce di un lampione. Non passavano neanche più le macchine per la strada. Circondati da un dolce silenzio lui... lui mi sorrise. Quella sera, appena tornai a casa, scrissi una poesia. Quel ragazzo... il suo sorriso... mi aveva ispirato. Presentai quella poesia ad un nuovo concorso. Ce l'avevo fatta. Prima classificata! Tra i partecipanti c'era anche lui, ma questa volta non era riuscito a classificarsi neanche tra i primi tre. E lì, seduti sullo stesso scalino, illuminati dallo stesso lampione, gli regalai la targhetta del primo classificato, anche se sopra c'era scritto il mio nome. Mi domandò perché. Non gli risposi. E lui... lui mi sorrise. Tornai a casa, scrissi una nuova poesia. Gli mandai subito un messaggio: INCREDIBILE. OGNI TUO SORRISO, PER ME è UNA POESIA. (Katy Tuccini)
All'età di sei anni, mentre i miei coetanei piangevano perché cadevano e si sbucciavano il ginocchio, io piangevo perché mia madre non veniva a trovarmi. Non passavo le mie giornate a giocare, non avevo tempo. Ero impegnata ad aspettare lei. Lontano è ormai il ricordo di te, che te ne andasti via senza un perché... mamma. (Katy Tuccini)
venerdì 6 gennaio 2017
Voglio vedere adesso cosa fai.. se resti o invece te ne vai... Adesso che sai dei miei guai.. se mi ami ancora non lo sai... (Katy Tuccini)